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Le cose che ho imparato. Forse

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Adesso che ho 37 anni cosa succederà? Andrò in crisi perché la distanza verso i 40 si accorcia? Che si fa ora? Inizierò a contare le rughe? Qual è il piano? Nell’attesa che qualcuno mi risponda, vi racconto a ruota libera che cosa ho imparato. Bugia: che cosa credo di aver imparato. Ché gli esami nella vita non finiscono mai…

La vita va avanti, i dolori vanno avanti, la gioia va avanti. Tutto scorre

Chi ti sta accanto a volte fatica a comprendere un punto sostanziale: quando scegli di interrompere una relazione, qualunque sia la sua natura, quando decidi di uscire da una stanza chiudendo per bene una porta, quando lasci andare e non vuoi più trattenere, non stai necessariamente scappando dai problemi, non stai nascondendo la testa sotto la sabbia o la polvere sotto il tappeto. No. Semplicemente stai stabilendo che vuoi affrontare problemi nuovi, vuoi fare errori freschi di produzione, vuoi sbattere il muso su muri appena imbiancati.

Alcuni problemi, alcuni errori…quando gli hai dedicato troppa vita, a un certo punto bisogna salutarli.

A un certo punto vuoi soffrire di dolori nuovi. Perché solo così possiamo capire che

la vita va avanti sempre,

nonostante tutto, e anche i dolori vanno avanti, si susseguono, uno dopo l’altro. Intervallati da meravigliosi momenti di gioia. Tutto scorre.

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Abbiamo bisogno di parole semplici e fatti concreti

Ti voglio bene. Mi manchi. Fammi uno squillo quando sei a casa. Hai mangiato? Sono con te. Come stai? Ti ho chiamato perché volevo solo sentirti. Buona fortuna. Passo a prenderti. Ti accompagno io. Posso aiutarti? Fammi sapere come va. Vuoi compagnia? Ti penso. Tieni duro. Com’è andata? Non sei da solo. Buongiorno. Stai meglio? Perdonami. Mangiamo insieme? Vengo da te. Buonanotte. Mandami un messaggio. Conta su di me. Vorrei sentire la tua voce. Abbracciami. Arrivo. Grazie. Hai freddo? Scusa. Prendi la mia mano. Sei importante.

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L’amore incondizionato esiste e definisce la qualità del tuo cuore

Ci sono amori che esistono oltre lo spazio e oltre il tempo. Sono i cosiddetti amori incondizionati. Quelli che durano nonostante tutto. Nonostante anche una separazione. Per quanto possano essere amori dolorosi e, a volte, disintegranti, sono amori che io definisco “privilegio”. Se vivi questo tipo di Amore almeno una volta nella vita, sviluppi la meravigliosa consapevolezza di chi ha abbracciato l’Universo intero comprendendone il senso profondo. Comprendendo cosa significhi realmente essere Uno. Le persone per cui provi questo tipo di Amore non rappresentano semplicemente un certo spazio occupato nel tuo cuore.

No.

Non esiste spazio.

Non esiste tempo.

Non esistono condizioni.

Le persone per cui provi questo tipo di Amore sono quelle che diventano inevitabilmente una qualità del tuo cuore e, per questo, resteranno dentro di te per sempre.

Q u a l s i a s i   c o s a   a c c a d a.

Sono la qualità del tuo cuore. La qualità del tuo cuore.

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Ci sono persone che segnano la tua vita e non le puoi dimenticare

Io ho una memoria di merda. A volte non mi ricordo per niente i fatti di una intera giornata, ma magari di un giorno qualsiasi ricordo precisamente un istante. Altre volte non ricordo i nomi delle persone, ma di alcune mi capita di ricordare ogni dettaglio del primo momento in cui le ho incontrate. E ho capito che

le persone di cui ricordi esattamente ogni istante della prima volta in cui le hai incontrate, sono poi quelle che segnano inevitabilmente la tua esistenza.

Sono dei puntini neri su un foglio bianco: collegati tra di loro tracciano il disegno della tua vita. Un promemoria per gli smemorati.

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Quando cala la notte, torna al cuore

Ci sono momenti nella vita in cui il buio ha la meglio sulla luce. A volte c’è bisogno anche di questo.

A volte anche il buio è un’opportunità.

In questi momenti trovo d’aiuto pensare al miracolo della vita che, come mamma, ho avuto il grande privilegio di ospitare nel mio corpo. Pensare a come da un atto d’amore possa nascere un nuovo essere ti aiuta ad accendere la luce quando cala la notte. Pensare alle meravigliose tappe dello sviluppo fetale ti carica di speranza. Ma, soprattutto, pensare che nell’embrione il cuore sia il primo organo a formarsi, ancora prima del cervello, ti aiuta a sviluppare una grande riflessione:

c’è bisogno di tornare al cuore.

Nei momenti bui, nelle difficoltà, torniamo al cuore. Il cuore è il nostro centro vitale e spirituale: solo quando nell’embrione

“il cuore comincia a battere, allora organi e sistema nervoso si formano. Solo quando trova e regolarizza il suo ritmo, allora mani e piedi si formano…”

(cit. Martina Ghiazza). C’è bisogno di tonare al cuore.

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Photo credits: Antonio D’Ambrosio

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