Questa mattina mi sono svegliata ottimista e ho pensato che siccome la vita fa schifo e alla fine si muore pure, sarebbe consigliabile godersela tutte le volte che ne abbiamo la possibilità. Quindi niente, in questo nuovo post vi lascio qualche suggerimento per farlo, caso mai foste a corto di idee…e dato il periodo storico, non mi stupirei. Comunque ho scritto un sacco di stupidaggini, ma sono cose che mi fanno stare bene. E a voi? Cosa vi fa stare bene?
Cantate, in macchina, nel traffico. Non curatevi degli sguardi straniti della gente, voi cantate, come foste su un palco e, soprattutto, come se sapeste davvero cantare. Si dice che faccia bene perché vi renderete conto che c’è di peggio…la vostra voce, ad esempio…e i vostri problemi subiranno subito un ridimensionamento.
Ballate, per strada, al supermercato, ovunque siate colti improvvisamente da un ritmo che vi stuzzica piedi e ginocchia. Tipo che Beyoncé scansate.
Sorridete a uno sconosciuto, salutate un passante e chiedete “come stai” a quella faccia che incrociate ogni santo giorno della settimana, ma con cui non avete mai scambiato una parola. E se vi sta sulle palle, salutatelo ancora più forte.
Toglietevi le scarpe quando entrate in casa, mettete un pezzo di Einaudi, accendete un incenso, sdraiatevi per terra e chiudete gli occhi.
Comprate una vaschetta del vostro gelato preferito (il mio è menta con pezzi di cioccolato fondente) piazzatevi sul divano insieme alla persona che più vi fa gioire nella vostra vita e mangiate insieme direttamente dalla vaschetta. Se non vi sporcate a vicenda con il gelato, però, non vale.
Mordicchiate piedini, pancia e ciccetta dei vostri bimbi, fategli il solletico, prendetevi a cuscini in faccia e alla fine fingetevi morti.
Comprate dei fiori, così, senza motivo, senza anniversari, senza ricorrenze. Senza matrimoni, senza funerali. Semplicemente per averli in casa a ricordarvi quanto è bizzarra e contemporaneamente miracolosa la vita.
Fate l’amore e mentre lo fate stringetevi le mani, come se stesse camminando insieme per strada, come a dire “non andare mai via, stai qui con me”. Sussurratevi parole nelle orecchie, magari anche qualcosa di divertente…è bello ridere mentre si fa del sano sesso.
Prendete un aereo la mattina per una città europea e tornate la sera. Il tempo di scofanarsi delle patatine e del cioccolato a Bruxelles o un macaron a Parigi.
Invitate a casa le vostre amiche, prendete del cibo d’asporto, stappate del buon rosso, fatevi una maschera al viso tutte insieme e parlate del niente. Contentless night. Sottofondo musicale rigorosamente anni ’80. Parolacce ammesse. Contenuti hard pure. Bambini a letto, ovviamente.
Andate dai vostri genitori, tirate fuori gli album di famiglia e riguardatevi per l’ennesima volta le foto della vostra infanzia. Quelle facce buffe e tenere, quei sorrisi senza denti e quei vestiti improbabili che vi facevano indossare. Commentatele con la vostra famiglia, rideteci sopra, riportate nel presente un po’ di quelle vibrazioni del passato.
E poi ditelo alle persone a cui volete bene quelle tre paroline:
ti voglio bene.
Ringraziatele per essere nelle vostre vite,
chiedete scusa
…sicuramente ci sarà almeno un motivo per farlo; fatela una telefonata ogni tanto e dite
“ti chiamo così…volevo solo sentire la tua voce”.
Abbiamo bisogno di cose semplici, pensieri positivi. Abbiamo bisogno di fare e ricevere azioni leggere come le piume di una colomba…ma forti abbastanza per guidare le nostre vite verso un senso. Abbiamo bisogno di dare un senso alle cose. Abbiamo bisogno di stare bene.
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