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Perché crediamo nelle bufale e come riconoscerle

Crediamo nelle bufale perché la realtà in cui viviamo quotidianamente è complicata, a tratti misteriosa e il nostro cervello ha bisogno di storie e spiegazioni con cui dargli un senso.

È lo stesso motivo per cui da piccoli amiamo ascoltare le favole, leggere libri di storie fantastiche e guardare film di animazione con effetti speciali. Altre volte crediamo alle bufale perché vengono toccati temi su cui siamo particolarmente vulnerabili, come le malattie. In questo caso, il bisogno è quello di nutrire la speranza, di credere in qualcosa, di vedere uno spiraglio di luce. Fantasticare, curiosare, sognare sono attività importantissime per la nostra mente, guai a rinunciarci, ma bisogna imparare a distinguere l’immaginazione dalla realtà, soprattutto in un’epoca come la nostra in cui le informazioni corrono veloci e hanno sulle persone un potere ulteriormente amplificato dalla virilità dei social network. In poche ore, oggi, attraverso il web una bufala può diffondersi in ogni angolo del mondo.

A proposito di social network, sapete che

una notizia su due che viene condivisa su Facebook non corrisponde affatto alla realtà,

è quindi fake, oppure è incompleta, imprecisa?

Come difendersi?

Facebook si sta impegnando per limitare la diffusione di notizie false e ha fornito alcuni suggerimenti che dovrebbero aiutarci a capire a cosa fare attenzione:

1) ATTENZIONE AI TITOLI

Se una notizia ha un titolo ridondante, esagerato, magari scritto tutto in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi, probabilmente è falsa.

2) NON TRASCURARE L’URL

Se un url è molto simile a quello di un sito attendibile, potrebbe indicare che la notizia è falsa. Es: ilfattoquotidaino, ilquotidaino, liberogiornale, etc.

3) CONTROLLA LA FONTE

Assicurati che la notizia arrivi da una fonte che ha la reputazione di essere attendibile. Visita la sezione “Informazioni” della sua Pagina per saperne di più.

4) UN OCCHIO ALLA FORMATTAZIONE

Siti di notizie false si presentano spesso con una impaginazione bizzarra o testi contenenti errori di battitura.

5) FAI ATTENZIONE ALLE FOTO

Le foto di notizie false potrebbero essere modificate. A volte, le immagini potrebbero essere reali, ma spesso sono estrapolate dal loro contesto e utilizzate per veicolare un messaggio completamente diverso. Per verificare l’origine dell’immagine, è possibile fare una ricerca dell’immagine o della foto dai motori di ricerca stessi: da Google, ad esempio, selezionate l’opzione “ricerca tramite immagine”, caricate la foto in questione e lanciate la ricerca. Così facendo, vi verranno restituiti tutti i risultati in cui l’immagine è stata utilizzata e con un po’ di lavoro di indagine potrete risalire alla fonte e verificare quindi la veridicità della notizia.

6) CONTROLLA LE DATE

Le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.

7) VERIFICA LE TESTIMONIANZE

Se non vengono menzionate prove o non ci sono riferimenti a esperti, potrebbe trattarsi di una notizia falsa.

8) INCROCIA PIÙ FONTI PER VERIFICARE SE SIA STATA DIFFUSA LA STESSA NOTIZA

Se la notizia viene trasmessa da fonti ritenute attendibili, è più probabile che sia vera. In caso contrario, attenzione!

9) LA NOTIZIA POTREBBE ESSERE UNO SCHERZO

Ci sono siti che fanno satira e scrivono per divertire senza alcuna intenzione di diffondere false notizie e bufale. Attenzione a distinguere la satira dal fake, vedi Lercio.

10) ALCUNE NOTIZIE SONO INTENZIONALMENTE FALSE

Condividi le notizie online solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.

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Per imparare a riconoscere le notizie infondate e le leggende metropolitane nella realtà e nel web, vi consiglio anche di leggere con i vostri figli “Cacciatori di bufale”, un libro uscito di recente e scritto a quattro mani dalla giornalista Fulvia Degl’Innocenti e della biologa e divulgatrice scientifica Chiara Segré. Questo libro spiega ai ragazzi (ma anche ai noi genitori e agli insegnanti) come fare per smascherare le bufale, fornendo tutti gli strumenti e le spiegazioni per riconoscere le più famose e ricrearle con gli amici e i compagni di classe in esperimenti molto coinvolgenti: dai cerchi nel grano alle uova mummificate, dalle foto ritoccate alle predizioni astrologiche.

Mentre vi scrivo sta circolando una bufala in particolare tra i social network e WhatsApp che ci interessa molto come genitori: quella delle droghe a forma di orsetto che sarebbero spacciate fuori dalle scuole dei nostri figli. Sta creando allarmismi ingiustificati, in quanto le forze dell’ordine non hanno diramato alcuna nota a riguardo e nessun sito attendibile e autorevole riporta la notizia. Quindi fermiamo questa catena di Sant’Antonio e divulghiamo piuttosto notizie più edificanti, magari quelle in cui si spiega come tenere i nostri figli lontani dalle droghe!

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