Reina non è una parrucchiera come le altre. Reina è La Parrucchiera per capelli ricci: tra le sue mani, passano folte chiome leonine di ogni genere, provenienza, età, lunghezza e tipologia. Ricomincio da Mamma l’ha incontrata la prima volta nello showroom di AfroRicci, per la prova dei prodotti sulla testa di Amélie di questa meravigliosa linea dedicata al riccio di cui Reina è protagonista insieme ad Alice (per l’occasione, avevamo realizzato un video che vi ricordo volentieri e vi invito a guardare, se ancora non l’avete fatto). Reina e Alice girano insieme l’Italia per portare il verbo del riccio ovunque, per invitare ad amarsi per quello che si è, per imparare a prendersi cura della propria testa.
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A distanza di qualche mese ci siamo incontrate nuovamente, questa volta per mettere le mani tra i miei di riccioli. Se, con Amélie, Reina aveva avuto a che fare con un riccio 3C/4A, con me si è trovata a lavorare con un 3A/3B che, a differenza di quanto si possa credere, non è più gestibile di un riccio afro, anzi. Dare la giusta definizione a un riccio europeo, spesso, può creare qualche problema.
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Il capello di Amélie ha bisogno di una buona operazione di scioglimento nodi, ma superata questa fase, lo styling è una passeggiata…mentre per me è esattamente il contrario. Ho pochi nodi da sciogliere, ma ho molto da lavorare per ottenere uno styling degno del nome e, soprattutto, che duri per qualche giorno.
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Il trucco sta nel giusto prodotto e nella corretta modalità di asciugatura. Reina mi ha insegnato moltissimo a riguardo. Avevo già delle buone basi, ma con la sua consulenza ho affinato moltissimo la mia pratica. Ecco, Reina non è una parrucchiera come le altre perché, oltre a tagliare e asciugare, ti insegna a prenderti cura della tua testa, con l’obiettivo di renderti autonoma a casa.
Se vi affiderete a Reina per i vostri ricci, scordatevi arricciacapelli o spazzole: si fa tutto con le mani, le forbici, il phon e il diffusore. Anche per pettinarli, sono soprattutto le dita a fare il lavoro grosso. A partire dal lavaggio. Prima di arrivare al lavaggio, però, c’è il taglio…che avviene rigorosamente a capelli asciutti. Perché? Il riccio ha un effetto molla, per questo, se si tagliano da bagnati, il rischio è di tagliare troppo, male o storto. Tagliando da asciutti, si seguirà il naturale movimento del riccio che, si sa, è impossibile “ingabbiare”, quindi tanto vale arrendersi e rispettare le regole che ogni testa detta.
Il taglio che mi ha fatto Reina non è andato nella direzione opposta a quello che desideravo, come spesso avviene quando si va dal parrucchiere. Avevo le idee chiare: volevo più volume, ma senza sacrificare la lunghezza. Così è stato: il taglio ha interessato soltanto la parte del “ciuffo”, per intenderci, e non ha portato a sfoltimenti che, spesso, i parrucchieri fanno sul capello riccio pensando erroneamente di dargli volume svuotandoli. Ah…che orrore quando accade.
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Mi sento di consigliarvi con molta tranquillità Reina, che non ha deluso Amélie e nemmeno me. Seguitela sui suoi canali social, è anche di ispirazione a volersi bene e a valorizzarsi di più.
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